giovedì 30 maggio 2024

Lido York: tra incertezze normative e il coraggio di chi ha investito

Come avvocato, libera cittadina che ha a cuore il suo territorio, sento il dovere di intervenire sulla delicata questione delle concessioni balneari, che rischia di mettere a repentaglio il futuro di storiche realtà come il Lido York.

La sentenza del Consiglio di Stato, che impone ai Comuni di bandire gare per l'assegnazione delle concessioni balneari in ottemperanza alla direttiva Bolkestein, rappresenta un punto di svolta epocale. Da un lato, essa garantisce la concorrenza e la trasparenza nel settore, dall'altro apre scenari di incertezza per gli attuali concessionari, tra cui la famiglia Prete del Lido York, che gestisce con dedizione lo stabilimento da ben tre generazioni.

 

Mentre la scadenza per le concessioni in essere è fissata al 31 dicembre 2024, permangono dubbi significativi sulla chiarezza della normativa italiana in materia di criteri per le gare pubbliche. Come avvocato dunque, ritengo sia fondamentale che il Governo intervenga tempestivamente per fare chiarezza e fornire indicazioni precise ai Comuni, evitando così il rischio di contenziosi e di un clima di incertezza che potrebbe penalizzare il settore turistico.

 

Un altro aspetto critico riguarda gli indennizzi previsti per i concessionari uscenti. È doveroso riconoscere il valore degli investimenti fatti da queste aziende nel corso degli anni, spesso in condizioni pionieristiche e con notevole assunzione di rischi. La tutela del loro diritto al riconoscimento di un equo indennizzo in caso di mancato rinnovo della concessione è un principio di giustizia da non sottovalutare.

 

In questo scenario di cambiamento, non possiamo lasciare sole le realtà imprenditoriali che hanno fatto la storia del nostro territorio. Serve un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni, nazionali e locali, per accompagnare i concessionari in questo delicato processo di transizione, garantendo loro la massima trasparenza, la tutela dei loro diritti e il sostegno necessario per riorganizzarsi in vista delle future gare.

 

L'amarezza espressa dai titolari del Lido York è comprensibile, ma non deve paralizzarci. Dobbiamo trasformare questa sfida in un'opportunità per modernizzare il settore balneare, valorizzando le professionalità esistenti e favorendo l'ingresso di nuove idee e competenze.

 

Con un lavoro sinergico tra istituzioni, imprese e professionisti, sono convinta che potremo trovare soluzioni concrete e sostenibili per il futuro del Lido York e di tutte le realtà balneari che rappresentano un patrimonio prezioso per la nostra città e per l'intero Paese.





sabato 18 maggio 2024

La Situazione Sconcertante Del Quartiere Santa Rosa: Una Chiamata All’azione

Ho sempre avuto a cuore le problematiche della mia città, Lecce. Per questo motivo, ho deciso di recarmi, nonostante i miei numerosi impegni professionali e i vari appuntamenti di questa campagna elettorale sempre più infuocata, personalmente nel Quartiere Santa Rosa, dopo aver letto con profonda preoccupazione le numerose segnalazioni relative al degrado persistente in zona, su diverse testate giornalistiche e un po' in giro su qualche profilo social di cittadini ormai al limite della pazienza. E l’ho voluto fare di proposito quasi in incognita, quasi in sordina, per poter essere obiettiva, e libera di osservare tutti quei particolari indispensabili a farmi un quadro chiaro della situazione.

Quello che ho visto con i miei occhi è davvero sconcertante. Le immagini parlano da sole: una casa in rovina che rischia di crollare, rifiuti di ogni genere sparsi per le strade, uno stabile occupato per la maggior parte dell’anno da abusivi. Un quadro desolante che evidenzia l'inerzia e la negligenza delle istituzioni preposte all’ascolto, alla vigilanza e all’azione. Sono anni che ormai i residenti, esasperati dall'assenza di interventi concreti da parte delle autorità, hanno sollecitato (ahimè inutilmente visto lo stato in cui vive il quartiere) l'intervento dei vigili urbani, dei carabinieri e della polizia, ma senza alcun risultato.

La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che l'edificio in questione (parlo di quello con il volto corrucciati di Carmelo Bene) era un tempo occupato da associazioni e cooperative che svolgevano attività culturali. Ora, invece, è diventato un simbolo di deriva e abbandono.

Non possiamo più permettere che questa situazione continui. È necessario un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni per riportare decoro e sicurezza nel Quartiere Santa Rosa.

In qualità di donna, professionista, e cittadina di questa meravigliosa città, mi impegno a supportare i residenti nella loro richiesta di giustizia e a vigilare affinché le autorità competenti adempiano ai propri doveri.



venerdì 17 maggio 2024

Adriana Poli Bortone ponte tra tradizione e innovazione per Lecce

''Lecce, una città che fiorisce nel cuore della Puglia, è pronta dunque a fare una scelta importante per il suo immediato futuro. Le elezioni comunali del 2024 sono alle porte, e conducono ad una serie di domande cruciali per i suoi cittadini. Chi guiderà la nostra amata città nei prossimi anni? Quali saranno le priorità dell'amministrazione locale? E soprattutto, quale visione guiderà questo percorso? Tra i candidati in lizza, lo sanno in tanti, emerge oramai una figura di spicco: l'On. Adriana Poli Bortone. Con una lunga e illustre carriera politica alle spalle, incarna l'essenza stessa della dedizione al servizio pubblico e alla comunità. Tuttavia, c'è un elemento che sta catturando l'attenzione dei più giovani: la percezione di un divario generazionale tra la candidata e il tessuto giovanile della città''. Lo afferma in un intervento l'avvocato Francesca Conte, candidata di Io Sud.

''Questa preoccupazione non può essere trascurata - aggiunge - ma è fondamentale guardare oltre le apparenze e analizzare il profilo politico e istituzionale di Adriana Poli Bortone. La sua esperienza e competenza sono innegabili, ma ciò che è altrettanto importante è la sua capacità di adattarsi ai tempi di oggi  e alle esigenze emergenti della nostra società. Adriana Poli Bortone non è solo una custode delle tradizioni e dei valori che rendono unica la nostra città, ma è anche una sostenitrice convinta del progresso e dell'innovazione. Se eletta sindaco, si impegnerà a portare avanti un'agenda politica che sia al passo con i tempi, abbracciando le nuove tecnologie e promuovendo un rinnovamento giovane e dinamico nella politica cittadina''.

''Lecce non può permettersi di restare indietro nel panorama delle città contemporanee. È essenziale che la nostra amministrazione comunale sia in grado di adottare strategie innovative e soluzioni creative per affrontare le sfide di un futuro sempre più tecnologico. E Adriana Poli Bortone è la persona giusta per guidare questo cambiamento. Il suo impegno per il futuro di Lecce non si limita alla superficie, ad un vuoto populismo o ipocrita civismo. Ha dimostrato con azioni concrete di essere pronta a lavorare duramente per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, investendo in settori chiave come cultura, l'ambiente e viabilità, e naturalmente lo sviluppo economico''.

''Per i giovani che temono che il loro futuro possa essere trascurato, voglio tranquillizzarli: con Adriana Poli Bortone alla guida, Lecce avrà una leadership che comprenderà e valorizzerà il contributo della nuova generazione. Sarà una “sindaca” che ascolta, perché vuole ascoltare e dialogare, che coinvolge e che agisce con determinazione per creare un futuro luminoso per tutti i suoi cittadini, indipendentemente dall'età. Le elezioni comunali del 2024 sono un momento cruciale per il destino di Lecce. È ora di guardare avanti con fiducia e determinazione, sapendo che abbiamo la possibilità di scegliere una leadership che unisca il meglio del passato con le sfide del presente e le opportunità del futuro. Adriana Poli Bortone è pronta a essere quel ponte tra tradizione e innovazione che Lecce merita e di cui ha bisogno'', conclude l'avvocato Conte. (da LecceSette)




giovedì 16 maggio 2024

La Polizia Locale di Lecce: attenta alla tutela e incolumità dei cittadini o mero organo di riscossione tributi? Intervento dell’Avvocato Francesca Conte

Da avvocato leccese, e libera cittadina di una splendida città da qualche tempo ahimè non più splendente, non posso esimermi dal commentare il ruolo assunto dalla Polizia Locale del capoluogo salentino negli ultimi anni. Sebbene nutra profondo rispetto per l'operato degli agenti, non riesco fare a meno di evidenziare una preoccupante deriva che sembra aver trasformato questo corpo di polizia, da presidio di sicurezza e tutela della cittadinanza in un mero strumento per il reperimento di fondi per le casse comunali.

 

Numerose segnalazioni e dati statistici, provenienti da fonti autorevoli, evidenziano un preoccupante aumento delle multe elevate, spesso per infrazioni di lieve entità. Tale fenomeno, se da un lato ha portato ad un incremento delle entrate comunali, dall'altro ha generato un diffuso senso di malcontento tra i cittadini, che si sentono ingiustamente vessati e non tutelati.

 

La Polizia Locale di Lecce, per sua vocazione, dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per la cittadinanza, un organo in grado di garantire la sicurezza e il rispetto delle regole, non di incutere timore e frustrazione. Il suo ruolo dovrebbe essere quello di vigilare, educare e prevenire, non di reprimere e sanzionare a tutti i costi.

Occorre, quindi, un cambio di rotta. La Polizia Locale di Lecce deve recuperare la sua originaria dignità di strumento di tutela e sicurezza della comunità. L'obiettivo primario non dovrebbe essere quello di elevare multe, ma di garantire la vivibilità e il benessere dei cittadini.

In questa direzione, si auspica una maggiore collaborazione tra l'amministrazione comunale, il corpo di Polizia Locale e la cittadinanza. Un dialogo aperto e costruttivo permetterebbe di individuare le reali esigenze del territorio e di implementare strategie di intervento mirate ed efficaci.

Solo attraverso una ridefinizione del proprio ruolo e un impegno concreto verso la cittadinanza, la Polizia Locale di Lecce potrà riconquistare la fiducia e il rispetto che le competono.

 

Se sarò e saremo con Adriana Poli Bortone nuovamente alla guida di questa l'amministrazione comunale, ci assumeremo le nostre  responsabilità e avvieremo un processo di efficientamento e dignità che restituisca alla Polizia Locale la sua vera funzione: quella di essere al servizio dei cittadini, non contro di essi.

 




martedì 14 maggio 2024

Comunità e istituzioni unite per una movida sicura a Lecce. Intervento di Francesca Conte

Lecce, gioiello barocco della Puglia, risplende al tramonto con la vivacità dei suoi locali e l'energia vertiginosa dei giovani che affollano le sue strade. Tuttavia, dietro il velo di festa, si nascondono ombre oscure che minacciano la sicurezza pubblica e il benessere dei cittadini.

Nel mio ruolo in primis di libera cittadina, e avvocato poi. con un occhio vigile sulle dinamiche sociali e politiche, osservo con crescente inquietudine l'evolversi della situazione nella movida leccese (nello specifico quella che riguarda il centro storico di lecce in piazzetta Santa Chiara, via F. D’Aragona, via Palmieri, etc).  Se da un lato comprendo il valore sociale, commerciale e culturale di queste manifestazioni, dall'altro non posso ignorare i segnali di deterioramento che emergono.

Il brusio notturno dei locali, la musica assordante che viola le norme di decenza, atti vandalici e, ancor più grave, episodi di violenza e intimidazione, sono campanelli d'allarme che non si possono e non dobbiamo trascurare. La sensazione di insicurezza si diffonde a macchia d’olio, minando la fiducia dei residenti e corrompendo il fascino di una città come Lecce, oggi sempre più costretta a continui restyling che il più delle volte mandano in tilt il capoluogo salentino.

Per affrontare questa sfida complessa, è necessario un approccio equilibrato e proattivo. Non si tratta di uccidere la movida, ma di regolamentarla in modo efficace, promuovendo una cultura di rispetto e responsabilità. Le forze dell'ordine devono essere supportate con gli strumenti necessari per preservare l'ordine pubblico e intervenire prontamente in caso di necessità.

Allo stesso tempo, è essenziale coinvolgere attivamente la comunità leccese tutta, in particolare le fasce più giovani, nella ricerca di soluzioni condivise ed equilibrate. La partecipazione autentica, impegnata dei cittadini è fondamentale per promuovere una cultura della legalità e del rispetto reciproco, trasformando la movida in un'esperienza positiva e inclusiva per tutti.

Come donna, cittadina e avvocato, mi impegno a sostenere questa spinta al cambiamento, lavorando per promuovere la sicurezza pubblica e il benessere della comunità locale. Solo attraverso uno sforzo collettivo e coordinato possiamo trasformare la movida leccese in un modello di aggregazione giovanile sano e responsabile, preservando al contempo l'unicità e la bellezza della nostra città.






domenica 12 maggio 2024

Inaugurazione del comitato elettorale di Francesca Conte e Massimo Fragola

Inaugurazione del comitato elettorale di Francesca Conte e Massimo Fragola e una riflessione su I comitati elettorali nell'era digitale: tra tradizione e innovazione. Intervento di Francesca Conte

Con Massimo Fragola inauguriamo il Comitato Elettorale domenica 12 maggio 2024, ore 17:30 in Viale Otranto n.115, Lecce.  Interverranno: la Senatrice Adriana Poli Bortone e l’Avvocato Pippi Mellone.  L’occasione mi è propizia per riflettere sul ruolo del comitato elettorale oggi

Nel vasto universo politico odierno, in perenne trasformazione, il ruolo dei comitati elettorali è oggetto di un forte dibattito. Da un lato, c'è chi ne sostiene l'importanza insostituibile, come roccaforte sul territorio e luogo di confronto diretto e immediato con i cittadini. Dall'altro, si evidenzia la necessità di un ripensamento profondo, alla luce delle nuove tecnologie e dei mutamenti nei modelli di comunicazione.

Tradizione e radicamento territoriale:

I comitati elettorali rappresentano ovviamente un punto di riferimento imprescindibile per le campagne elettorali. Luoghi fisici dove si incontrano cittadini, militanti e sostenitori, e che svolgono un ruolo essenziale nel radicamento territoriale dei candidati, consentendo loro di costruire relazioni autentiche con l'elettorato.

Le sfide dell'era digitale:

Tuttavia, l'avvento del digitale ha imposto nuove sfide. L'informazione oggi viaggia velocemente online, attraverso i social network e le piattaforme web. I cittadini sono sempre più connessi e informati, e la loro attenzione è catturata da molteplici stimoli.

Ripensare i comitati elettorali:

In questo contesto, è necessario rimettere in discussione il ruolo dei comitati elettorali, non per sminuirne il valore, ma per adattarli alle nuove esigenze, agevolandone il lavoro. Ecco alcune proposte:

Piattaforme online: Creare piattaforme online interattive legate ai comitati, che offrano agli utenti la possibilità di informarsi, confrontarsi, dibattere  e interagire con i candidati in tempo reale.

Social media: Impiego dei social media in modo strategico per promuovere la campagna elettorale, coinvolgere i cittadini e costruire un dialogo diretto e trasparente con l'elettorato.

Campagne digitali: Sviluppare campagne digitali mirate, mettendo in campo strumenti di data analysis e marketing online per targhettizzare segmenti specifici di elettori.

Formazione per i volontari: Formare e predisporre i volontari all'utilizzo dei nuovi strumenti digitali, per renderli protagonisti della campagna elettorale online.

Un futuro ibrido:

Il futuro dei comitati elettorali può configurarsi in un modello ibrido che integri tradizione e innovazione, passato e futuro in un vero e proprio salto di paradigma. I comitati, nel loro essere luoghi fisici dell’incontro e dell’ascolto, continueranno a svolgere un ruolo importante, puntuale, ma dovranno essere impreziositi da una forte presenza online. Solo in questo modo,  sarà possibile raggiungere un pubblico più ampio, coinvolgere i cittadini in modo più attivo e costruire campagne elettorali più efficaci e moderne.

I comitati elettorali non sono destinati a scomparire, ma ad assumere sulle loro potenzialità il peso di un’evoluzione necessaria. La sfida è quella di trasformarli in luoghi del dire, di dialogo dunque e confronto,  aperti e inclusivi, in grado di utilizzare al meglio le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per avvicinarsi ai cittadini e costruire un futuro politico più autentico, partecipativo e democratico.




Lido York: tra incertezze normative e il coraggio di chi ha investito

Come avvocato, libera cittadina che ha a cuore il suo territorio, sento il dovere di intervenire sulla delicata questione delle concessioni ...